Italferr, Società di ingegneria del Polo infrastrutture del Gruppo FS, è coinvolta da vari anni nella progettazione della Torino-Lione, linea ferroviaria per merci e passeggeri nel cuore del Corridoio Mediterraneo della rete transeuropea TEN-T, con un’estensione di 270 km, dei quali il 70% è in territorio francese e il restante 30% in Italia.
L’avvio della fase italiana assume un significato di enorme importanza.
L’appalto, del valore di oltre 1 miliardo di euro, vede Italferr coinvolta nella Direzione Lavori come mandataria, in raggruppamento con SYSTRA, PINI Group SA e Setec Sa.
I lavori saranno realizzati in Val di Susa (Piemonte) a Chiomonte, dove il Raggruppamento realizzerà il tratto di tunnel da Chiomonte fino all’imbocco di Susa, oltre alle gallerie tecniche connesse.
Sono previsti indicativamente 94 mesi di lavori per un totale di 28,5 km di scavi, con lo spiegamento di oltre 700 lavoratori nel picco delle attività.
Oltre alle due canne del tunnel di base si realizzeranno la galleria Maddalena 2, le gallerie di connessione, i rami di collegamento tra le due canne, il sito di sicurezza di Clarea e la galleria artificiale all’imbocco est di Susa.
Per lo scavo, a partire dal sito di sicurezza di Clarea fino a Susa, è previsto l’utilizzo di due frese dual mode, in grado di cambiare le proprie modalità di avanzamento in funzione della tipologia di terreno e roccia che dovranno affrontare.
Nel corso dei lavori saranno estratti 2,3 milioni di metri cubi di materiali che saranno valorizzati a Salbertrand, cantiere CO10, e riutilizzati in tutti i cantieri della Torino Lione per inerte calcestruzzo.
La Direzione Lavori è stata presente alla cerimonia inaugurale del 18 dicembre 2023 in occasione dell'inizio dei lavori per la realizzazione del Cantiere CO03 CO04 lato Italia, presenziata dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, che ha messo in evidenza l'importanza di affrontare con competenza le sfide dei cantieri, poiché essi devono servire da esempio, assicurando elevati standard di qualità e sostenibilità.
“È chiaro che un'infrastruttura che porta vantaggio a tanti arreca anche qualche problema a qualcuno, per questo devi accompagnare, spiegare e compensare e noi stiamo lavorando con RFI per trovare nell'accordo di programma i milioni necessari per chiudere con le compensazioni per il territorio", ha affermato il Ministro, riferendosi alle preoccupazioni delle comunità locali.
Tra gli obiettivi che la realizzazione dell'opera si è posta c’è, in primis, il controllo del transito stradale e la promozione dei trasporti alternativi alla gomma sulla frontiera italo-francese dal momento che, negli ultimi 30 anni, il traffico merci transalpino è raddoppiato. Oltre che a un incrementato interscambio, si punta a una maggiore portata: la diffusione dello standard europeo consentirà il passaggio di treni con portate fino a 1.500 tonnellate, contro le 600-700 tonnellate di oggi. Il tutto a beneficio di ecologia e contenimento dei costi di trasporti.
Inoltre, con un sostanziale aumento dei convogli previsto e a tempi di percorrenza fortemente ridimensionati, si mira a indubbi vantaggi anche per il trasporto passeggeri e alla promozione degli scambi commerciali lungo l’asse italo-francese, con il potenziamento del nodo ferroviario di Torino.