Pannelli fotovoltaici sui tetti delle stazioni, delle officine, delle aree industriali, opere di efficientamento energetico dei treni e degli edifici e poi ancora piani per la mobilità sostenibile a zero emissioni. Il Gruppo FS Italiane ha lanciato un programma di autoproduzione di energia rinnovabile che prevede l’obiettivo di conseguire 2 GW di nuova capacità da fonti green per soddisfare il 40% del suo fabbisogno energetico, a conferma dell'intenzione di procedere spedito lungo la strada della “carbon neutrality” e della transizione energetica.
L’energia annua producibile ammonterebbe a circa 2,6 TWh e garantirebbe una riduzione di emissioni di CO2 di 800 mila tonnellate circa per un investimento di 1,6 miliardi di euro, necessari per la messa a terra degli impianti. Un’accelerata decisa verso la decarbonizzazione dei trasporti, dunque, con l’energia rinnovabile e pulita che arriverà da veri e propri campi fotovoltaici.
Sviluppo di nuove elettrificazioni, con l’eliminazione della trazione diesel, che potranno essere integrate con i nuovi impianti di autoproduzione dell’energia e con l’impiego di materiale rotabile innovativo a batteria al fine di superare alcune criticità relative alle interferenze con le opere civili su linee esistenti.
Sotto il profilo energetico e delle emissioni il trasporto ferroviario è tra i più efficienti: l'impegno del Gruppo FS è centrato verso una consistente riduzione delle emissioni di CO2, impegando sempre più fonti rinnovabili, per diventare carbon neutral entro il 2050.
Potenziamento dei sistemi elettrici ferroviari sia di trazione che di alimentazione delle stazioni.
Sono state presentate diverse innovazioni tecnologiche relative alla regolazione e al recupero dell’energia di trazione e analisi energetiche sulle stazioni e gli edifici del Gruppo nell’ottica di ridurre gli assorbimenti garantendo allo stesso tempo le prestazioni richieste dal sistema.