La complessità dei processi seguiti e gestiti all’interno di una realtà strutturata, come quella di Italferr, è spesso determinata dalla necessità di adottare un approccio progettuale omogeneo in un contesto diversificato come quello del mondo ferroviario, sulla base di uno scenario normativo italiano difficilmente interpretabile sotto il profilo ambientale e secondo iter autorizzativi complessi.
Itlferr è da anni impegnata nella gestione delle tematiche ambientali ed attribuisce alla tutela del territorio un ruolo prioritario in fase di progettazione, realizzazione ed esercizio delle infrastrutture ferroviarie, focalizzando nel contesto di riferimento le esigenze espresse dalla collettività. Nel corso degli anni la Società si è strutturata per garantire il controllo e la gestione delle diverse tematiche ambientali, acquisendo in questo settore un’esperienza unica in termini quantitativi e qualitativi.
La progettazione ambientale e gli studi specialistici accompagnano il progetto dalle prime fasi di ipotesi dell’intervento fino alla progettazione esecutiva. In questa ottica il gruppo di Studi e Progettazione ambientale si pone l’obiettivo di contribuire a operare scelte progettuali coerenti ad ottimizzare l’inserimento paesaggistico e ambientale dell’opera nel contesto territoriale attraversato. Il settore viluppa studi specialistici per la verifica degli impatti ambientali e paesaggistici dei progetti e, più in generale, la valutazione degli effetti diretti e indiretti che la realizzazione di infrastrutture può determinare e ne progetta le misure di mitigazione.
Italferr, inoltre, si occupa della Valutazione di incidenza su siti appartenenti al sistema Natura 2000: gli effetti della realizzazione di un’infrastruttura sugli equilibri ecologici, sulla continuità degli ecosistemi e sulle possibili alterazioni di elementi tutelati del sistema naturale vengono attentamente valutati avvalendosi del contributo specialistico di naturalisti, ecologi, botanici e faunisti. La sensibilità dei luoghi attraversati dall’infrastruttura viene ricostruita attraverso sopralluoghi e censimenti di dettaglio sul campo. Le analisi vengono svolte sia a livello locale che a livello di area vasta al fine di valutare gli eventuali effetti sull’equilibrio della rete.
Le attività gestite dalla specialistica di Italferr afferiscono a due diversi contesti, quello delle autorizzazioni ambientali e quello della valutazione della vulnerabilità al clima e ai cambiamenti climatici nonché della verifica del principio DNSH - “Do No Significant Harm” per i progetti finanziati nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e del Piano Nazionale Complementare.
In un contesto in cui il rumore ferroviario, trasmesso per via aerea e solida, viene percepito sempre più come disturbante, gli studi acustici e vibrazionali si configurano come uno strumento indispensabile, in fase di progettazione, per valutare e mitigare gli impatti ambientali prodotti da linee, nodi ferroviari ed opere connesse (nuove ed esistenti) in fase di esercizio.
In funzione dei più accurati dati di base disponibili vengono, infatti, effettuate simulazioni di dettaglio nei diversi scenari, sia prima che dopo la realizzazione dell’opera ferroviaria (ante-operam, ante e post mitigazioni) avvalendosi di software di modellazione specialistici per la simulazione e calcolo della propagazione del rumore.
L’esperienza e le attività del settore Studi Acustici e Vibrazionali si contraddistinguono per essere altamente specializzate e si rendono necessarie ogni qualvolta l’infrastruttura è interessata da lavori di nuova realizzazione, adeguamento e potenziamento.
Il risultato di questi studi, simulazioni e valutazioni e quindi le azioni di abbattimento e contenimento del rumore ambientale, dal punto di vista metodologico, devono riguardare in via prioritaria interventi sulla sorgente, lungo la via di propagazione, e solo in ultima istanza sono diretti al ricettore, in conformità a quanto stabilito dalla normativa vigente.
La progettazione e il dimensionamento degli interventi di mitigazione recepiscono, in questo senso, le più significative evidenze che recenti studi europei hanno messo a punto, al fine di definire la combinazione migliore, in termini di costi-benefici, delle diverse tipologie di interventi mitigativi.
Questi studi, che si estendono oltre che al settore ferroviario anche a quello stradale, comprendono valutazioni sugli impatti non solo in ambiente esterno ma anche in ambiente confinato, quando necessario. Qualora, infatti, il raggiungimento degli obiettivi di mitigazione acustica non sia tecnicamente conseguibile si procede con il progetto degli interventi diretti sui ricettori, consistenti, in genere, nella sostituzione degli infissi dei fabbricati limitrofi all’infrastruttura.
Il settore si Studi Acustici e Vibrazionali si occupa infine, anche del collaudo acustico delle opere di mitigazione al fine di verificare la conformità dell'opera realizzata al progetto, attestandone la piena regolarità.
Nell’ottica degli obiettivi nazionali ed europei di decarbonizzazione e riduzione dei fabbisogni energetici mondiali si inserisce il settore Energy Saving, creato da Italferr per analizzare le opportunità di razionalizzazione dei consumi energetici e di riduzione delle emissioni derivanti dall’infrastruttura ferroviaria di tutta la rete nazionale.
L’obiettivo è quello di individuare eventuali inefficienze in modo da eliminarle o ridurle attraverso l’implementazione di interventi di efficientamento che apportino dei benefici ambientali ed economici. Tali attività sono possibili grazie alla sinergia tra le tecniche tradizionali (come i sopralluoghi in campo) e quelle di ultima generazione (come le simulazioni dei fabbisogni energetici e di produzione degli impianti), entrambe fondamentali per una corretta interpretazione e taratura del sistema energetico.