Opera strategica prevista dal Decreto-legge Sblocca Italia, finanziata con i fondi del Pnrr e parte integrante del Core Corridor n. 5 Scandinavian-Mediterranean (Helsinki-La Valletta), la nuova linea Alta Capacità Napoli-Bari consiste nel raddoppio, nella velocizzazione e, in parte, nella modernizzazione dell'esistente collegamento ferroviario tra la dorsale Tirrenica e quella Adriatica in territorio campano e pugliese.
Elevate competenze ingegneristiche si sono rese necessarie proprio per le caratteristiche del territorio, che presenta attualmente alcune discontinuità, un’elevata tortuosità di tracciato e diffuse disomogeneità territoriali.
Il primo segmento dell’itinerario Napoli-Bari è costituito dalla Variante Napoli-Cancello che, inserendosi nella nuova stazione di Napoli Afragola, concretizza l’integrazione delle linee storiche con il sistema di alta velocità.
Per l’avanzamento dei lavori di realizzazione sulla tratta Napoli-Cancello, sotto la Direzione Lavori Italferr, società di ingegneria del Gruppo FS, è stato varato l’impalcato metallico di lunghezza 72.5 m, in attraversamento alla strada NSA 543 dell’Asse Mediano di competenza ANAS.
L’impalcato metallico - del peso di 700 tonnellate, di lunghezza di 72.5 metri, larghezza 13.70 metri e altezza di 5 metri - è stato assemblato in aree esterne alla viabilità, per essere trasferito in interruzione al traffico veicolare tramite appositi sistemi di traslazione.
Il sollevamento del ponte è avvenuto mediante jack up system (speciali martinetti) fino ad una quota di 8 metri dal piano stradale.
La fase di traslazione del viadotto prevede l’impiego di due carrelloni SPMTS costituiti da 144 gomme rotanti, per consentirne lo spostamento in sicurezza.
Una volta posizionato l’impalcato tra le pile è iniziata la fase di abbassamento fino al raggiungimento della quota degli appoggi provvisori.
Passi in avanti importanti per la realizzazione di un’opera dal forte impatto strategico sui territori coinvolti.