Nel DNA di Italferr, non solo ingegneria ferroviaria

Il progetto Digital Twin della Basilica di San Pietro

Un progetto ambizioso che si avvale del know how digitale di Italferr per mappare e analizzare la Basilica di San Pietro e farne oggetto di un futuro costante monitoraggio, a difesa della sua integrità, attraverso la creazione di un vero e proprio gemello digitale. Un'attività pioneristica, condotta per conto della Fabbrica di San Pietro, che ha richiesto 2 mesi di rilievi, tra interno ed esterno, con drone e pallone aerostatico, 15 mila foto per 630 Giga Pixel acquisiti, 2 settimane di post elaborazione delle nuvole di punti con svariati pc in parallelo, e ulteriori 2 mesi di attività per lo sviluppo del modello informativo BIM e del Digital Twin. 

Il nuovo Viadotto Genova San Giorgio

A seguito del crollo del Ponte Morandi, avvenuto il 14 agosto 2018, l'ingegneria di Italferr è stata chiamata, dalla società consortile Pergenova, a sviluppare la progettazione esecutiva del nuovo viadotto S.Giorgio: un opera complessa, realizzata in tempi record, simbolo di rinascita della città di Genova. 

EXPO Milano 2015

Un progetto di rilevanza internazionale che ha visto, dal 6 agosto 2014, Italferr impegnata in prima linea nel Coordinamento di Sponsor, Partner, Paesi, Allestitori; nella Direzione Lavori di padiglioni ed edifici; nella Progettazione di alcune opere; nel Supporto alla stazione appaltante EXPO in attività di natura tecnica, legale, amministrativa, di tutela ambientale. Un’impresa faraonica che ha visto l'utilizzo di 250.000 mc di calcestruzzo, 80.000 mc di legno, 200 km di cavi elettrici e 70.000 tonnellate di acciaio, un quantitativo cinque volte superiore a quello utilizzato per costruire la Torre Eiffel.

...LA STORIA IN REAL TIME!

Lavorano più di 14 ore al giorno fra riunioni a ciclo continuo, sopralluoghi, verifiche, imprevisti, spuntini frugali e passeggiate notturne per visitare i cantieri prima di andare a dormire. Sono ingegneri, geometri, avvocati. Arrivano da ogni angolo d’Italia e da nove mesi il loro chiodo fisso è soltanto uno: una disperata lotta contro il tempo per rendere agibili i padiglioni di Expo 2015 a meno di 24 ore dall’apertura ufficiale.

“Spazio”, “l’Avvocato”, “Sciasciuolone”, “Cellone”, “Re Artù”. Dietro l’esposizione universale di Milano che sta richiamando visitatori da ogni parte del globo ci sono loro: un’equipe di quaranta persone – ciascuno rigorosamente ribattezzato con un soprannome – abituate a costruire gallerie e linee ferroviarie, che si è ritrovata di punto in bianco a dover prendere le redini di un immenso cantiere paralizzato meno di un anno fa da un’inchiesta giudiziaria dagli effetti dirompenti.

Una squadra impegnata nella lotta contro il tempo dal proprio “campo base”, una serie di prefabbricati a pochi passi dai padiglioni di Rho-Pero da dove, con attività febbrile, viene coordinata l’attività logistica. E da dove è partito il conto alla rovescia per 52 padiglioni autonomi e nove “cluster” dedicati alle varie zone del mondo. Fra imprevisti, retroscena e storie di disarmante umanità. 

Grandi sfide per una mobilità integrata 

Attraverso il suo approccio multidisciplinare consolidato nel tempo, Italferr afferma la propria leadership nei nuovi mercati in Italia e all’estero, inserendosi tra i maggiori player anche nei servizi di ingegneria per sistemi di trasporto urbano. Una visione ingegneristica che mette al centro un approccio volto all’ottimizzazione modale in cui i servizi integrati ferro/gomma, metropolitani e tramviari costituiscono gli assi portanti del sistema complessivo della mobilità.